Il pessario è un dispositivo medico utile nella riduzione dei sintomi del prolasso genitale femminile. Con prolasso definiamo l’erniazione nella cavità vaginale di uno o più elementi del contenuto pelvico. Possono essere quindi coinvolti tutti e tre i compartimenti: la vescica (cistocele), l’utero (isterocele) e il retto (rettocele).
Ci troviamo quindi davanti ad un cedimento delle strutture di supporto e sostegno fondamentali nel garantire la statica pelvica, ovvero il corretto posizionamento degli organi all’interno della bacino femminile.
Immaginate tre case poste molto vicine tra di loro e collegate le une alle altre attraverso delle funi e costruite sopra ad uno stesso terreno, in cima ad un dirupo, che ne permette il sostegno. Capirete ora che, se queste funi o il terreno sulle quali le nostre case sono state costruite iniziano a cedere, la stabilità delle nostre case viene meno, fino ad punto in cui le stesse iniziano a crollare, franando verso il basso. Allo stesso modo vescica, utero e retto sono collegati tra di loro grazie ai legamenti e alla componente fasciale e sostenute dalla muscolatura pelvica.
In tutti i casi di prolasso la prima possibilità terapeutica è rappresentata dalla riabilitazione del pavimento pelvico, proprio per ridare un po’ di quel supporto che è venuto meno e, se non sufficiente, dall’utilizzo del pessario, che inserito all’interno del canale vaginale, contribuisce a ridare supporto agli organi colpiti, mitigando il disconfort della donna.
Trattamento cosiddetto “conservativo”, il pessario è una soluzione efficace e sicura. Si tratta dell’unico trattamento per la cura del prolasso oltre alla chirurgia.
Portare un pessario è una soluzione efficace sin da subito: non appena il pessario viene inserito, alcuni sintomi vengono ridotti o addirittura eliminati e gli studi dimostrano che in media, dopo 2 mesi, tutti i sintomi sono scomparsi. Questo grazie alle numerose forme e dimensioni dei pessari, capaci di adattarsi alla sintomatologia specifica e alla conformazione anatomica di ogni donna. Inoltre, la maggior parte dei pessari consente alla donna la completa autonomia nella gestione del dispositivo, favorendo anche la conoscenza del tuo corpo e delle tue parti intime.
E se non voglio dovermi preoccupare di mettere e togliere il pessario ogni giorno? E se voglio dimenticarmi di avere un prolasso?
Anche in questo caso non devi preoccuparti! Alcuni modelli di pessario possono essere inseriti e lasciati all’interno del canale vaginale anche fino ai 3 mesi, permettendoti di dimenticarti completamente dell’esistenza del prolasso e del pessario. Sarà importante solo ricordarsi di fissare un appuntamento con la tua ostetrica o ginecologo di fiducia ogni 3 mesi per controllare, rimuovere, lavare e sostituire il pessario.
Può quindi essere una soluzione molto versatile, da usare in alternativa alla chirurgia, in attesa dell’intervento chirurgico, o nei casi in cui l’intervento non sia indicato. Può essere lasciato in sede, o inserito e rimosso solo all’occorrenza, non preclude all’attività sessuale, allevia la sintomatologia e aumenta la tua qualità di vita.