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Valentina Florida

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Addio perdite di pipì!

2025-02-15 16:23

Valentina Florida

Riabilitazione pavimento pelvico, donna, incontinenzaurinaria, perditepipì, assorbenti, ostetrica, ginecologia, ginnasticapelvica,

Addio perdite di pipì!

Se ti è mai capitato di dover stringere le gambe dopo uno starnuto, un colpo di tosse o una risata, oppure di dover correre in bagno velocissima per uno stimolo

Se ti è mai capitato di dover stringere le gambe dopo uno starnuto, un colpo di tosse o una risata, oppure di dover correre in bagno velocissima per uno stimolo minzionale urgenze e non riuscire a trattare la pipì, tranquilla! Sei finita finalmente nel posto giusto!

Che siano poche gocce oppure un po’ più presenti, che ti sia capitato in occasioni sporadiche o che sia un clichè, perdere la pipì non va bene.

In tutti questi casi, non importa che tu sia giovane o più matura, in età fertile o in menopausa, in gravidanza o dopo il parto, l’incontinenza urinaria rappresenta un sintomo e una patologia e come tale può essere risolta.

Definiamo infatti incontinenza urinaria come la perdita involontaria di urina che si può presentare a seguito di sforzi (incontinenza urinaria da sforzo) come tossire, starnuti, ridere ecc., a seguito o associata ad impellenza minzionale (incontinenza urinaria da urgenza) o mista se si verifica in entrambe le casistiche.

Qualunque sia quindi il motivo o le caratteristiche per cui la perdita si presenza parlarne con il medico di riferimento è sempre consigliato!

Cosa poter fare per risolvere dunque questo sintomo così imbarazzante e impattante sulle abitudini e la qualità di vita della donna?

Molte possono essere le strategie di risoluzione, specifiche in base alle caratteristiche di ogni donna, tra queste troviamo anche la riabilitazione del pavimento pelvico. Inserita tra le modalità di trattamento iniziale dell’incontinenza urinaria, insieme ad eventuali trattamenti farmacologici, lavorare sulla muscolatura pelvica includendo anche un’accurata educazione in merito a stili di vita ed abitudini quotidiane è sempre importante, non solo per risolvere la sintomatologia, ma anche come strumento di conoscenza e ascolto del proprio corpo.
Questi muscoli che chiudono in basso il bacino e che abbracciano nella donna l’uretra, il canale vaginale e il retto posteriormente, insieme ai legamenti e alla fascia, risultano infatti fondamentali nel dare il corretto supporto e sostegno agli organi endopelvici, tra cui la vescica, e nel garantire la continenza urinaria e fecale, oltre ad una piacevole sessualità. Ecco perché l’incontinenza urinaria potrebbe essere associata ad una muscolatura che non lavora più correttamente, e che deve essere rieducata, in maniera specifica, in base alle caratteristiche di ogni donna, mendiate percorsi personalizzati, venendo seguite da uno specialista che si accerti che il reclutamento muscolare sia corretto, per dire STOP all’incontinenza urinaria e non rischiare che la problematica peggiori.

E se la ginnastica pelvica non è sufficiente?

Prima di valutare la possibilità di intervenire chirurgicamente, fondamentale nel caso di importante prolasso vescicale o ipermobilità dell’uretra, a livello riabilitativo l’esercizio terapeutico può essere rafforzato dall’utilizzo di differenti elettromedicali, come l’elettrostimolazione e/o la radiofrequenza.

Piccoli consigli per iniziare subito a dire STOP alle perdite di pipì:

1) Prova a far caso a quando si verificano le perdite, se a seguito di sforzi (tosse, starnuti, attività fisica ecc.) o se la vescica è molto piena, e di che entità sono queste perdite. Prova a compilare un vero e proprio diario, in cui annotare tutte le tue “disavventure” e le tue abitudini quotidiane. Sarà prezioso per iniziare a fare un importante lavoro di consapevolezza e di cambiamento delle abitudini quotidiane.

2) Ricordati di bere, piccoli sorsi costanti durante l’arco della giornata, senza eccedere con i liquidi nelle ore che precedono il sonno, rispettando lo stimolo minzionale e facendo pipì in presenza di uno stimolo adeguato, senza andare in bagno in forma preventiva (prima di uscire di casa per esempio) se non c’è un reale bisogno e senza trattenerla per troppo tempo

3) Se sei solita utilizzare presidi assorbenti durante la giornata, ricordati di cambiarli il più spesso possibile, e a casa se riesci prova a stare senza, anche la tua vulva ti ringrazierà!


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